Manson è stato
intervistato anche dalla
controparte spagnola di
Kerrang!. Parla di Twiggy
e del nuovo album: The
High End Of Low.
MM: Scusami se ti ho
fatto aspettare, ma ho
dovuto fare un trapianto
di cervello... Il tuo
nome mi suona familiare.
Ci conosciamo, vero ?
K: Si, ti ho
intervistato altre volte.
MM: Oh si, ricordo. E'
stata quella volta nel
night club, dove poi abbiamo
fatto l'amore nel bagno.
Mi fa piacere sentirti
di nuovo (risate)
K: Che ore sono
a L.A. ?
MM: Non so, perchè
non ho un orologio a casa,
ma credo siano le 2\3
di notte.
K: Ti senti a
tuo agio con il mondo
ed i momenti che hai dovuto
passare ?
MM: Beh, in questo momento
sono a letto, ho appena
acceso l'aria condizionata
e sono circondato dai
miei dipindi ed altri
oggetti che, per un osservatore
esterno, potrebbero far
sembrare la mia stanza
una culla di un serial
killer (risate). Sono
a mio agio perchè
ho appena riacquistato
un pezzo importante che
mancava nella mia vita,
Twiggy, il mio migliore
amico. L'ho recuperato
sia in termini di amicizia
che su un livello artistico.
Per molti anni ho cercato
di rimpiazzarlo con altre
relazioni. E non parlo
solamente di relazioni
intime o sessuali, ma
anche amicizie, quelle
che ti capitano solo due
volte in tutta la vita.
Recuperare la sua amicizia
e essere stati in grado
di creare un album, è
stata veramente un'esperienza
speciale. Amico! Non siamo
così eccitati perchè
ricominceremo a fare yoga
insieme e faremo crescere
smisuratamente i nostri
uccelli, come un qualche
tipo di hippie ultra-fatto
(risate), ma perchè
ci siamo ricordati la
ragione per quale le nostre
chitarre, i nostri uccelli
e le droghe esistono.
Credo di averti appena
dato una nuova definizione
di felicità (risate).
Per quanto riguarda il
livello emozionale mi
trovo bene, perchè
non mi è mai piaciuto
stare da solo, precedentemente.
Dopo aver lasciato casa
dei miei, mi sono trasferito
con il gruppo (Twiggy
è stato il mio
primo compagno di stanza)
e dopo di quello ho vissuto
con molte delle mie ragazze.
Ora però, da novembre,
vivo da solo e per me
è un cambiamento
importante.
K: Il fatto che
sei di nuovo senza una
ragazza, influenzerà
le tue risposte in qualche
modo ?
MM:Dovresti chiederlo
alla ragazza che mi sta
accanto in questo momento,
ma credo abbia appena
smesso di respirare...
K: wow... La
chitarra in quest'album,
come hai detto tu stesso,
suona dura come il cazzo
di Twiggy. Ma io ho ascoltato
diverse chitarre acustiche
in alcune canzoni. Che
razza di complimento è
per il pene di Twiggy
?
MM: (risate) Al giorno
d'oggi, tutto ciò
che riguarda le chitarre
pesanti è stato
portato all'estremo e
non puoi andare oltre.
Secondo me, sono i Pantera
ad aver dato l'idea esatta
di cosa sia un suono estremo.
Non puoi creare musica
più estrema della
loro, quindi l'unica cosa
rimasta da fare è
giocare con le tonalità,
le sensazioni e la melodia.
Suonare "heavy"
non significa necessariamente
distorcere il souno il
più possibile.
Il confronto con il pene
di Twiggy si riferisce
al fatto che, se hai un
cazzo flaccido, è
un problema che devi portarti
ovunque, mentre un cazzo
duro (heavy) ti permette
di scopare (risate). Le
chitarre acustiche sono
state registrate come
demo: un microfono, la
chitarra e nient'altro.
Per la maggior parte delle
canzoni ho voluto utilizzare
la stessa tonalità
che Twiggy ha utilizzato
durante la registrazione
delle demo, per rispettare
quello spirito crudo e
spontaneo.
Non stavamo cercando
l'armonia, ma l'immediatezza.
Ad esempio, la versione
album di "I Want
To Kill You Like They
Do In The Movies"
è lunga 9 minuti.
L'ho cantata 2 volte nella
mia vita. La prima era
il giorno in cui la cronaca
rosa annunciò la
mia rottura con Rachel,
e tutti i dettagli sono
stati rivelati. Ovviamente,
il mio modo di superare
quella situazione spiacevole
era focalizzarmi sulla
mia arte. C'era così
tanto dentro di me che
la prima volta che ho
registrato quella canzone
è venuta fuori
di 25 minuti. Non c'era
spazio sull'album per
una canzone così
lunga ma non ho voluto
tagliarla, perchè
era un ritratto veritiero
del fiume di emozioni
e parole che stavano uscendo
dalla mia bocca: non avevo
nessuna parola scritta
di fronte a me.
Quella canzone divenne
un'altra parte importante
dell'album ed io non volevo
mutilarla. Quando concludemmo
la registrazione dovevamo
ancora decidere cosa fare
di quella canzone. Ci
dissero che avevamo spazio
per una canzone non più
lunga di 9 minuti, quindi
ho deciso di ricantarla,
ma la sensazione di questa
nuova registrazione non
era la stessa dell'originale
perchè ero in un
momento differente della
mia vita. Non c'era il
dolore, la vulnerabilità
e l'amarezza della prima
registrazione. L'ho registrata
nello stesso modo: nessuna
sovraincisione, pro tools,
editing, niente del genere.
Prometto che la versione
di 25 minuti un giorno
vedrà la luce perchè
è la testimonianza
di un momento davvero
difficile per me.
Un'altra cosa che vorrei
precisare è che
ho permesso a persone
(amici, fidanzate ed alcuni
individui sconosciuti)
di assistere alle registrazioni
dell'album, perchè
ho realizzato che quello
che davvero mi mancava
era cantare davanti ad
un pubblico. Ho bisogno
di guardare negli occhi
di qualcuno per sedurlo,
provocarlo od intimidirlo
e, ovviamente, in uno
studio di registrazione
non puoi farlo. Le mie
registrazioni solitamente
avvengono nel buio totale,
con me sdraiato a terra
e senza contatto con nessuno.
K: Vedo che hai
ricominciato a vivere
"la vida loca"
ancora una volta...
MM: Hai appena detto "vivere
la vida loca" ? (risate).
Diciamo solo che sono
felice di ritrovarmi in
un punto della vita in
cui le mie priorità
sono cambiate. E' qualcosa
che può capitare
a tutti ed essere reputato
male, ma ha giocato un
ruolo fondamentale mentre
lavoravamo sull'album.
Ho cominciato a scrivere
i testi ed a cantarli
praticamente subito. Sono
finito col "fondere"
qualcosa come 30 blocchi
di appunti pieni di idee,
quelli su cui ho lavorato
nei 2 anni passati. Alcuni
di questi li porto sempre
con me, ma non sapevo
come indirizzarli in dei
testi finchè Twiggy
ed io non abbiamo cominciato
a comporre. I primi 3
mesi della composizione
ho adottato il ruolo di
un fan, uno spettatore
od una cheerleader, se
vuoi: questo è
come è stato definito
il mio ruolo di produttore.
Dall'altra parte c'era
Chris Vrenna (drums, keyboards,
disturbi elettronici),
la terza parte di questo
strano menage a trois:
il trio creativo che ha
composto l'album. A volte
Twiggy se ne usciva con
una canzone conclusa chiedendo
la mia opinione e a volte
avevo un'idea e davo a
Twiggy qualche spunto
in modo che potesse svilupparle
ancor di più.
Non suono la chitarra
e neanche il piano ad
un livello decente. Sia
Twiggy che Chris hanno
molto più talento
strumentale di me, ma
mi sono sentito come se
fossimo stati portati
indietro nel tempo, fino
all'era Antichrist Superstar.
Eravamo lo stesso team
creativo (incluso Ginger,
che suona la batteria
in entrambi gli album).
Non smetterò mai
di dire quanto è
stato grande Twiggy su
quest'album perchè
è stato lui a tirarmi
fuori dal blocco creativo
in cui ero finito. E'
la prima volta che posso
assicurare che Twiggy
ha messo l'anima su un
album e le sue melodie
sono come i testi che
avrebbe voluto scrivere.
Penso che questo salto
qualitativo sia dato dal
fatto che, mentre eravamo
divisi, ha sviluppato
le sue doti di compositore
con altri progetti. Dico
"penso" perchè
non posso saperlo e, ad
essere onesti, non m'importa.
Ero semplicemente felice
di vedere come è
stato coinvolto dall'inizio
alla fine dell'album.
L'album ha cominciato
a suonare "disturbante
e oscuro" perchè
ero al punto di affrontare
una delle mie peggiori
paure: soffrire di un
blocco creativo. Ad esempio:
la prima traccia, Devour,
parla di come sarebbe
potuto essere un patto
"omicidio-suicidio".
Quando qualcuno ti dice:
"Ti amerò
finchè morti non
ci separi" quando
una persona promette di
essere compromessa su
ogni livello della relazione
e d'improvviso la promessa
viene rotta , potresti
raggiungere il punto in
cui "finchè
morte non ci separi"
diventa realtà.
Ho pensato davvero di
uccidere questa persona
e poi di suicidarmi. Quest'album
è parallelo alla
mia vita, i temi e l'ordine
in cui appaiono sull'album
sono come il diario della
mia vita. Non c'è
quindi bisogno di dire
che le parole sono spontanee.
Semplicemente accostavo
le parole alle melodie
che ascoltavo tramite
le cuffie. Chris Vrenna
è colui che ha
registrato la mia voce
e l'unico capace di ascoltare
i miei errori in un modo
naturale, con tutti quei
colpi di tosse e singhiozzi
che ho fatto.
Quasi tutte le voci sull'album
sono "first-takes",
e questo non significa
che è stato un
progetto facile o che
l'abbiamo fatto senza
pensare, o addirittura
il risultato di pura e
cruda improvvisazione.
Penso che quando sono
sotto pressione o mi lascio
andare, il mio lato brutale,
onesto e diretto prende
vita. Ho appena ascoltato
l'album nella sua interezza
poche ore fa ed ho l'impressione
che parli della storia
di Lucifero, già
cacciato dalle grazie
e caduto dal paradiso,
alla ricerca di comprensione
ed anche amore.
Parla del sacrificio delle
proprie ali per la ricerca
della felicità
e finire nella solitudine.
In un qualche modo ho
sacrificato le mie ali,
quelle che dovrebbero
simboleggiare l'essere
differente (un artista
maledetto od un mostro
che i media vogliono convertire),
solo per provare amore
per quella persona e quindi
realizzare che, dopo essermele
tagliate per diventare
una normale ed accessibile
persona, il mio sacrificio
è stato vano. Sai
? A volte le persone confondono
la mia gentilezza per
debolezza e non capiscono
quanto sia pericoloso.
A questo punto posso assicurare
che, dopo aver imparato
dai miei errori, non sono
più una persona
della quale è possibile
approfittarsi.
K: Sembri avere
un atteggiamento molto
positivo verso le cose,
quindi non c'è
traccia di una crisi di
mezz'età, giusto
?
MM: Se la crisi di mezz'età
implica che ho solamente
altri 40 anni da vivere,
dovrei sentirmi depresso
(risate). Sai, quado pensi
alla tua mortalità
ed a quale sia il tuo
posto nel mondo, la frase
"sei giovane quanto
vuoi" prende molto
più senso e forza.
Quando ho fatto il mio
precedente album, Eat
Me Drink Me, la metafora
principale dell'album
era la figura del vampiro
che rappresentava il mio
desiderio di nutrirmi
della forza vitale di
qualcun'altro per "ripararmi"
delle situazioni che la
mia precedente relazione
mi aveva causato. In quest'album
è esattamente l'opposto.
Non mi nutro dell'energia
di qualcun'altro ma c'è
il desiderio di redimermi,
per recuperare quello
che ho perso ed avere
la mia vendetta sulle
persone che volevano impedirmelo.
Se l'album precedente
parlava di luna, oscurità
e vampiri, in questo nuovo
vengono rimpiazzati dal
sole, luce e lupi mannari.
K: Ci sono canzoni
d'amore sull'album ?
MM: Certo. Ma bisogna
vedere cosa intendi per
"canzone d'amore.
K: Che ne dici
di... una canzone acustica
che parla di una relazione
?
MM: Beh, penso che tutte
le canzoni parlino di
relazioni, essere Manson
con il resto del mondo
o Manson con se stesso.
Una che ha le classiche
caratteristiche di una
canzone d'amore è
"Running To The Edge
Of The World". E'
una canzone molto triste,
comunque. Però,
ancora non capisco come
fai a relazione una canzone
acustica con l'amore.
Per me, una canzone romantica
potrebbe essere "Pretty
As A Swastika".
K: Se avrai un
po' di tempo libero durante
la tua visita al Kobetasonik
Festival, andrai anche
al Guggenheim ?
MM: Mi piacerebbe molto.
Un altro posto che mi
piacerebbe molto visitare
è la casa in cui
è nato Salvador
Dalì. Spero di
poterlo fare quando tornerò
con il mio tour personale,
così potrò
visitare entrambi i posti.
Come saprai, suonare ai
festival non ti permette
di fare tutto quello che
vorresti come in una performance
esclusivamente tua. Tantomeno
ti permette di suonare
tutte le canzoni che vuoi,
quindi non vedo l'ora
di presentare il mio album
nel modo giusto. |