27.05.2009
Marilyn Manson su Kerrang spanish edition
 

Manson è stato intervistato anche dalla controparte spagnola di Kerrang!. Parla di Twiggy e del nuovo album: The High End Of Low.

MM: Scusami se ti ho fatto aspettare, ma ho dovuto fare un trapianto di cervello... Il tuo nome mi suona familiare. Ci conosciamo, vero ?

K: Si, ti ho intervistato altre volte.
MM: Oh si, ricordo. E' stata quella volta nel night club, dove poi abbiamo fatto l'amore nel bagno. Mi fa piacere sentirti di nuovo (risate)

K: Che ore sono a L.A. ?
MM: Non so, perchè non ho un orologio a casa, ma credo siano le 2\3 di notte.

K: Ti senti a tuo agio con il mondo ed i momenti che hai dovuto passare ?
MM: Beh, in questo momento sono a letto, ho appena acceso l'aria condizionata e sono circondato dai miei dipindi ed altri oggetti che, per un osservatore esterno, potrebbero far sembrare la mia stanza una culla di un serial killer (risate). Sono a mio agio perchè ho appena riacquistato un pezzo importante che mancava nella mia vita, Twiggy, il mio migliore amico. L'ho recuperato sia in termini di amicizia che su un livello artistico. Per molti anni ho cercato di rimpiazzarlo con altre relazioni. E non parlo solamente di relazioni intime o sessuali, ma anche amicizie, quelle che ti capitano solo due volte in tutta la vita. Recuperare la sua amicizia e essere stati in grado di creare un album, è stata veramente un'esperienza speciale. Amico! Non siamo così eccitati perchè ricominceremo a fare yoga insieme e faremo crescere smisuratamente i nostri uccelli, come un qualche tipo di hippie ultra-fatto (risate), ma perchè ci siamo ricordati la ragione per quale le nostre chitarre, i nostri uccelli e le droghe esistono. Credo di averti appena dato una nuova definizione di felicità (risate).

Per quanto riguarda il livello emozionale mi trovo bene, perchè non mi è mai piaciuto stare da solo, precedentemente. Dopo aver lasciato casa dei miei, mi sono trasferito con il gruppo (Twiggy è stato il mio primo compagno di stanza) e dopo di quello ho vissuto con molte delle mie ragazze. Ora però, da novembre, vivo da solo e per me è un cambiamento importante.

K: Il fatto che sei di nuovo senza una ragazza, influenzerà le tue risposte in qualche modo ?
MM:Dovresti chiederlo alla ragazza che mi sta accanto in questo momento, ma credo abbia appena smesso di respirare...

K: wow... La chitarra in quest'album, come hai detto tu stesso, suona dura come il cazzo di Twiggy. Ma io ho ascoltato diverse chitarre acustiche in alcune canzoni. Che razza di complimento è per il pene di Twiggy ?
MM: (risate) Al giorno d'oggi, tutto ciò che riguarda le chitarre pesanti è stato portato all'estremo e non puoi andare oltre. Secondo me, sono i Pantera ad aver dato l'idea esatta di cosa sia un suono estremo. Non puoi creare musica più estrema della loro, quindi l'unica cosa rimasta da fare è giocare con le tonalità, le sensazioni e la melodia. Suonare "heavy" non significa necessariamente distorcere il souno il più possibile. Il confronto con il pene di Twiggy si riferisce al fatto che, se hai un cazzo flaccido, è un problema che devi portarti ovunque, mentre un cazzo duro (heavy) ti permette di scopare (risate). Le chitarre acustiche sono state registrate come demo: un microfono, la chitarra e nient'altro. Per la maggior parte delle canzoni ho voluto utilizzare la stessa tonalità che Twiggy ha utilizzato durante la registrazione delle demo, per rispettare quello spirito crudo e spontaneo.

Non stavamo cercando l'armonia, ma l'immediatezza. Ad esempio, la versione album di "I Want To Kill You Like They Do In The Movies" è lunga 9 minuti. L'ho cantata 2 volte nella mia vita. La prima era il giorno in cui la cronaca rosa annunciò la mia rottura con Rachel, e tutti i dettagli sono stati rivelati. Ovviamente, il mio modo di superare quella situazione spiacevole era focalizzarmi sulla mia arte. C'era così tanto dentro di me che la prima volta che ho registrato quella canzone è venuta fuori di 25 minuti. Non c'era spazio sull'album per una canzone così lunga ma non ho voluto tagliarla, perchè era un ritratto veritiero del fiume di emozioni e parole che stavano uscendo dalla mia bocca: non avevo nessuna parola scritta di fronte a me.
Quella canzone divenne un'altra parte importante dell'album ed io non volevo mutilarla. Quando concludemmo la registrazione dovevamo ancora decidere cosa fare di quella canzone. Ci dissero che avevamo spazio per una canzone non più lunga di 9 minuti, quindi ho deciso di ricantarla, ma la sensazione di questa nuova registrazione non era la stessa dell'originale perchè ero in un momento differente della mia vita. Non c'era il dolore, la vulnerabilità e l'amarezza della prima registrazione. L'ho registrata nello stesso modo: nessuna sovraincisione, pro tools, editing, niente del genere. Prometto che la versione di 25 minuti un giorno vedrà la luce perchè è la testimonianza di un momento davvero difficile per me.

Un'altra cosa che vorrei precisare è che ho permesso a persone (amici, fidanzate ed alcuni individui sconosciuti) di assistere alle registrazioni dell'album, perchè ho realizzato che quello che davvero mi mancava era cantare davanti ad un pubblico. Ho bisogno di guardare negli occhi di qualcuno per sedurlo, provocarlo od intimidirlo e, ovviamente, in uno studio di registrazione non puoi farlo. Le mie registrazioni solitamente avvengono nel buio totale, con me sdraiato a terra e senza contatto con nessuno.

K: Vedo che hai ricominciato a vivere "la vida loca" ancora una volta...
MM: Hai appena detto "vivere la vida loca" ? (risate). Diciamo solo che sono felice di ritrovarmi in un punto della vita in cui le mie priorità sono cambiate. E' qualcosa che può capitare a tutti ed essere reputato male, ma ha giocato un ruolo fondamentale mentre lavoravamo sull'album. Ho cominciato a scrivere i testi ed a cantarli praticamente subito. Sono finito col "fondere" qualcosa come 30 blocchi di appunti pieni di idee, quelli su cui ho lavorato nei 2 anni passati. Alcuni di questi li porto sempre con me, ma non sapevo come indirizzarli in dei testi finchè Twiggy ed io non abbiamo cominciato a comporre. I primi 3 mesi della composizione ho adottato il ruolo di un fan, uno spettatore od una cheerleader, se vuoi: questo è come è stato definito il mio ruolo di produttore. Dall'altra parte c'era Chris Vrenna (drums, keyboards, disturbi elettronici), la terza parte di questo strano menage a trois: il trio creativo che ha composto l'album. A volte Twiggy se ne usciva con una canzone conclusa chiedendo la mia opinione e a volte avevo un'idea e davo a Twiggy qualche spunto in modo che potesse svilupparle ancor di più.

Non suono la chitarra e neanche il piano ad un livello decente. Sia Twiggy che Chris hanno molto più talento strumentale di me, ma mi sono sentito come se fossimo stati portati indietro nel tempo, fino all'era Antichrist Superstar. Eravamo lo stesso team creativo (incluso Ginger, che suona la batteria in entrambi gli album). Non smetterò mai di dire quanto è stato grande Twiggy su quest'album perchè è stato lui a tirarmi fuori dal blocco creativo in cui ero finito. E' la prima volta che posso assicurare che Twiggy ha messo l'anima su un album e le sue melodie sono come i testi che avrebbe voluto scrivere. Penso che questo salto qualitativo sia dato dal fatto che, mentre eravamo divisi, ha sviluppato le sue doti di compositore con altri progetti. Dico "penso" perchè non posso saperlo e, ad essere onesti, non m'importa. Ero semplicemente felice di vedere come è stato coinvolto dall'inizio alla fine dell'album.

L'album ha cominciato a suonare "disturbante e oscuro" perchè ero al punto di affrontare una delle mie peggiori paure: soffrire di un blocco creativo. Ad esempio: la prima traccia, Devour, parla di come sarebbe potuto essere un patto "omicidio-suicidio". Quando qualcuno ti dice: "Ti amerò finchè morti non ci separi" quando una persona promette di essere compromessa su ogni livello della relazione e d'improvviso la promessa viene rotta , potresti raggiungere il punto in cui "finchè morte non ci separi" diventa realtà. Ho pensato davvero di uccidere questa persona e poi di suicidarmi. Quest'album è parallelo alla mia vita, i temi e l'ordine in cui appaiono sull'album sono come il diario della mia vita. Non c'è quindi bisogno di dire che le parole sono spontanee. Semplicemente accostavo le parole alle melodie che ascoltavo tramite le cuffie. Chris Vrenna è colui che ha registrato la mia voce e l'unico capace di ascoltare i miei errori in un modo naturale, con tutti quei colpi di tosse e singhiozzi che ho fatto.

Quasi tutte le voci sull'album sono "first-takes", e questo non significa che è stato un progetto facile o che l'abbiamo fatto senza pensare, o addirittura il risultato di pura e cruda improvvisazione. Penso che quando sono sotto pressione o mi lascio andare, il mio lato brutale, onesto e diretto prende vita. Ho appena ascoltato l'album nella sua interezza poche ore fa ed ho l'impressione che parli della storia di Lucifero, già cacciato dalle grazie e caduto dal paradiso, alla ricerca di comprensione ed anche amore.
Parla del sacrificio delle proprie ali per la ricerca della felicità e finire nella solitudine. In un qualche modo ho sacrificato le mie ali, quelle che dovrebbero simboleggiare l'essere differente (un artista maledetto od un mostro che i media vogliono convertire), solo per provare amore per quella persona e quindi realizzare che, dopo essermele tagliate per diventare una normale ed accessibile persona, il mio sacrificio è stato vano. Sai ? A volte le persone confondono la mia gentilezza per debolezza e non capiscono quanto sia pericoloso. A questo punto posso assicurare che, dopo aver imparato dai miei errori, non sono più una persona della quale è possibile approfittarsi.

K: Sembri avere un atteggiamento molto positivo verso le cose, quindi non c'è traccia di una crisi di mezz'età, giusto ?
MM: Se la crisi di mezz'età implica che ho solamente altri 40 anni da vivere, dovrei sentirmi depresso (risate). Sai, quado pensi alla tua mortalità ed a quale sia il tuo posto nel mondo, la frase "sei giovane quanto vuoi" prende molto più senso e forza. Quando ho fatto il mio precedente album, Eat Me Drink Me, la metafora principale dell'album era la figura del vampiro che rappresentava il mio desiderio di nutrirmi della forza vitale di qualcun'altro per "ripararmi" delle situazioni che la mia precedente relazione mi aveva causato. In quest'album è esattamente l'opposto. Non mi nutro dell'energia di qualcun'altro ma c'è il desiderio di redimermi, per recuperare quello che ho perso ed avere la mia vendetta sulle persone che volevano impedirmelo. Se l'album precedente parlava di luna, oscurità e vampiri, in questo nuovo vengono rimpiazzati dal sole, luce e lupi mannari.

K: Ci sono canzoni d'amore sull'album ?
MM: Certo. Ma bisogna vedere cosa intendi per "canzone d'amore.

K: Che ne dici di... una canzone acustica che parla di una relazione ?
MM: Beh, penso che tutte le canzoni parlino di relazioni, essere Manson con il resto del mondo o Manson con se stesso. Una che ha le classiche caratteristiche di una canzone d'amore è "Running To The Edge Of The World". E' una canzone molto triste, comunque. Però, ancora non capisco come fai a relazione una canzone acustica con l'amore. Per me, una canzone romantica potrebbe essere "Pretty As A Swastika".

K: Se avrai un po' di tempo libero durante la tua visita al Kobetasonik Festival, andrai anche al Guggenheim ?
MM: Mi piacerebbe molto. Un altro posto che mi piacerebbe molto visitare è la casa in cui è nato Salvador Dalì. Spero di poterlo fare quando tornerò con il mio tour personale, così potrò visitare entrambi i posti. Come saprai, suonare ai festival non ti permette di fare tutto quello che vorresti come in una performance esclusivamente tua. Tantomeno ti permette di suonare tutte le canzoni che vuoi, quindi non vedo l'ora di presentare il mio album nel modo giusto.

 
 
 
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